Friday 23 May 2008

qualche ora dopo

6 del mattino. Finestre chiuse in via S.Isaia, qualche sporadica macchina si dirige stanca alla propria meta, un vicino mi guarda, stranito. Sta andando al lavoro e io invece sto litigando a colpi di straccio con un pavimento che ha bevuto troppo. 6 del mattino. Sveglio il silenzio gettando nel cassonetto svuotato da poco quintali di bottiglie anch'esse svuotate da poco. Ancora non riesco a dormire, cammino un po'. Le 6 del mattino meritano di essere vissute. Ascolti il silenzio, lo respiri. La luce si diffonde lentamente, ha le palpebre ancora pesanti e l'andatura ciondolante di chi è si appena alzato. Cammini a un millimetro da terra, per non disturbare, per godere il più a lungo possibile di quelle istantanee. Vorrei imprimere questa bologna tra i miei sensi. La città comincia a muoversi, si sta ancora rotolando nel letto gustandosi l'ultimo snooze della giornata. Il tempo lentamente torna a viaggiare a regime, o forse sono io che rallento. 6 del mattino o qualcosa in più. Ora sento le palpebre pesare, forse son le troppe foto scattate a questo quadro tridimensionale. Residui di pensieri si sdraiano stanchi sul fondo dell'anima. Torno a casa e dormo.

3 comments:

AnniKa said...

Il manuale del perfetto padrone di casa impone di svenire sul letto non appena l'ultimo invitato è sparito dalla circolazione; di riordinare se ne parla il giorno seguente, dopo un'adeguata dormita e possibilmente coadiuvato dai coinquilini, anch'essi riposati e di buon umore. Credimi: cinque anni di villa arpies non mentono. ;)

Cuiscuilie said...

Ho buone argomentazioni a sostegno della mia pulizia mattutina. Ho confrontato le due ipotesi e ho scelto la migliore.. ti spiego.
Ah, per la cronaca, tornato a casa ho trovato un'INTERA bottiglia di vino rosso rovesciata in terra, e il mio fantastico coinquilino non s'è degnato neanche di asciugarlo perchè, testuali parole, "beh, tanto tra un po' torna Salba, ci pensa lui." -.-
Piano A. Sticazzi la monnezza, ci penso domani.
1.collasso sul letto
2.mi sveglio tardi con mal di testa et nausea da puzza di fumo stantio.
3.mi sovviene che devo ancora pulire la casa quando entro in cucina e sento l'odore di vomito che aleggia in cucina mischiato al tanfo di vino rosso.
4.vedo le facce dei miei amici/coinquilini sdraiati sul divano, che non muovono un dito a parte uno che saltuariamente si piega su un secchio in preda a conati.
5.prima di far qualsiasi cosa ho BISOGNO di far colazione e non trovo un cm libero tra bicchieri, birre rovesciate patatine incollate e sigarette spente.
6.devo pulire tutto io in ogni caso, perchè il mio coinquilino si è definito "invitato alla mia festa" quindi come ha detto prima della festa lui non muoverà un dito. (e ti assicuro che, a parte camera sua in cui ho detto che non avrei pulito per niente al mondo, non ha veramente mosso un dito, nè prima nè dopo la festa..)

Ecco, mi è bastato valutare il piano A per scegliere qualunque altra possibilità. E così facendo, dopo 5-6 ore di sonno, a parte coinquilini e amici vomitanti è stata una splendida mattinata. :D

AnniKa said...

Come sei "schifosamente" ingegnere... la festa finisce e tu ti concedi il lusso di ben due piani diversi, di cui il primo strutturato secondo sei punti logici e consequenziali...

(secondo me non avevi bevuto abbastanza)

;)